La cronobiologia è una disciplina scientifica relativamente
recente, fondata dallo scienziato Franz Halberg (1919- 2013), nato
in Romania, poi trasferitosi nei laboratori statunitensi, prima ad
Harvard e successivamente a Minneapolis. La cronobiologia si
occupa della ritmicità dei fenomeni biologici. Chiamasi
ritmico un fenomeno che si manifesta ad intervalli regolari, con
oscillazioni che variano da un massimo a un minimo. Definiamo
circadiano quel ritmo che conosce un picco
massimo e uno minimo nel corso delle 24 ore.
I ritmi circadiani sono i più conosciuti, ma esistono anche ritmi ultradiani (periodo che dura meno di un giorno, ossia inferiore alle 24 ore) e infradiani (periodo superiore alle 24 ore).
L'orologio biologico, che nella specie umana orchestra i ritmi circadiani, è regolato da un loco cerebrale, situato nell'ipotalamo e noto come nucleo soprachiasmatico. Sono circa 80 i geni che determinano il cronotipo degli esseri umani. Grosso modo si possono distinguere, a seconda dei ritmi biologici, due tipi di persone: i "gufi" e le "allodole". In verità la distribuzione delle preferenze circadiane si distribuiscono su un continuum, rappresentato dalla classica curva gaussiana, a campana, con una netta maggioranza che ricade in una categoria intermedia.
I soggetti allodola sono mattinieri e, in genere,
"estroversi, allegri, chiacchieroni".
I cosiddetti gufi tendono a fare le ore piccole, sono nottambuli e
hanno, rispetto al resto della popolazione, una propensione a fare
un uso maggiore di alcol, fumo, caffè, dolciumi. In conseguenza di
queste loro (poco salutari) abitudini alimentari, tendono al
sovrappeso e all'obesità. Di frequente sono introversi, con un tono
dell'umore che inclina alla depressione e possono soffrire di ansia
e
attacchi di panico.
Per il suo stile di vita, il tipo gufo ha abitudini che mal si
conciliano con gli orari della scuola. Possono risentirne i risultati scolastici
che tuttavia il più delle volte migliorano nel passaggio dalle medie
all'università.
Un disturbo comunemente associato al funzionamento dell'orologio biologico è il cosiddetto jet-lag, che colpisce i viaggiatori che si spostano rapidamente tra più fusi orari. I sintomi più frequenti del jet lag, causato da una desincronizzazione dei ritmi biologici, sono: insonnia, sonnolenza, difficoltà di concentrazione e di attenzione, irritabilità, nervosismo, scarso appetito. I disturbi svaniranno quando il soggetto si acclimaterà al nuovo ambiente.
Manda parzialmente in tilt l'orologio biologico anche il
lavoro a turni, attraverso una desicronizzazione
simile a quella che provoca il jet-lag e una soppressione
dell'attività di importanti geni-orologio. I sintomi più comuni nei
lavoratori sottoposti a turnazione sono: disturbi del sonno,
sensazione persistente di fatica, malessere, malumore, irritabilità,
disturbi gastroenterici, ricorso a farmaci tranquillanti.
Il lavoro a turni sembra incidere inoltre sul funzionamento
dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene, quindi sulla modulazione della
risposta immunitaria, con aumento del rischio di sviluppare delle
neoplasie e sulla produzione di melatonina, noradrenalina e
serotonina con conseguenti possibili disturbi psichici talora anche
gravi.
L'adozione dell'ora legale è un altro fattore capace di alterare negativamente i ritmi biologici.
Il "piatto forte" della cronobiologia e della
cronomedicina è senza dubbio rappresentato dal rapporto fra
i ritmi circadiani e la manifestazione delle malattie (cronopatologia).
Ictus e infarto del miocardio conoscono un picco di casi al
risveglio mattutino, quindi verso le 8 di mattina. Fascia diurna
anche per le aritmie, anche se la fibrillazione atriale conosce due
picchi: uno notturno, vagale, e uno mattutino causato dal sistema
nervoso simpatico. Lo scompenso cardiaco, associato all'edema
polmonare acuto, raggiunge il momento di massima e drammatica
intensità di notte.
Più frequenti al mattino sono la dissecazione e la rottura
dell'arteria aorta. Il reflusso gastroesofageo è più manifesto dalla
tarda serata alle ore del primo mattino, quando il pH gastrico è
generalmente più basso. Le complicazioni più temibili dell'ulcera
peptica si verificano principalmente nelle ore serali e notturne. La
cefalea a grappolo ha un'intensità maggiore di notte. Crisi
asmatiche e correlate alla BPCO sono più frequenti di notte, così
come il dolore gottoso. Le coliche biliari e renali si palesano
principalmente nelle ore tardo notturne. Così come avviene per molte
patologie di carattere dermatologico associate a prurito.
Persino le manifestazioni cliniche collegate al consumo di sostanze
stupefacenti seguono un ritmo circadiano.
L'esacerbazione delle patologie sopraelencate sono dovute a
molteplici meccanismi fisiopatologici, correlati ai cicli
circadiani.
Conosce notoriamente un andamento circadiano la temperatura corporea, che aumenta progressivamente dal mattino alla sera, con un picco nel tardo pomeriggio.
Negli ultimi decenni si è sviluppata una nuova branca della medicina, la cronoterapia, che ha come fondamento quello di associare l'assunzione dei farmaci all'orario più favorevole all'estrinsecazione del loro effetto terapeutico. Esiste in moltissimi casi quindi un'"ora giusta" per la somministrazione e assunzione dei farmaci. Antiipertensivi, diuretici, anticoagulanti, ipolipemizzanti, steroidi, FANS, inibitori di pompa protonica, antagonisti del recettore H2, antidolorifici, oppiacei hanno orari di assunzione ottimali, che permettono loro di agire più efficacemente nel contrasto delle malattie.
Scritto da uno dei massimi esperti italiani di cronobiologia, Roberto Manfredini (Ferrara, 1957), Professore di Medicina Interna presso l'Università di Ferrara e Direttore di Clinica Medica del nosocomio cittadino, Un tempo per ogni cosa è un testo scientifico di tipo divulgativo, che non si rivolge prevalentemente agli specialisti e ai professionisti della salute, ma a tutti i lettori che intendano ampliare le proprie conoscenze e soddisfare le proprie curiosità. Si tratta quindi di un saggio scritto adottando un tono colloquiale e affabile, lontano dai tecnicismi e dal sussiego dell'accademia. Un testo dunque utile e di piacevolissima lettura.