La seduzione consiste nell’attrarre, nell’incantare, nel sorprendere, nel provocare desiderio. Parafrasando il drammaturgo francese Racine, lo scopo principale di gran parte dell’attività umana sembra oggi essere quello di “piacere e colpire”.
La seduzione è sempre esistita, ma nella condizione umana contemporanea ha assunto forme ed estensioni tali da indurre alcuni studiosi a parlare di “società della seduzione”. Un tempo circoscritta prevalentemente alla sfera amorosa, erotica, al rapporto uomo-donna, oggi la seduzione deborda in numerosi altri ambiti fino a investire una vasta parte dei nostri contesti esistenziali. Meccanismi seduttivi coinvolgono il mondo della politica, il sistema della moda, la vendita di beni e servizi, la televisione e i media in genere, persino la scuola.
Sempre più condizionati dall’economia, dalle strapotere delle multinazionali e dalla scarsità delle risorse da distribuire, i politici hanno minori margini di manovra. Pertanto essi puntano, per farsi eleggere, più che sulla concretezza e razionalità dei programmi e delle proposte, sul fascino personale, sulla loro vita privata, sulla bella presenza, sulla capacità di sedurre un pubblico. I talk show politici mettono sempre più al centro la personalità, il carisma, la simpatia, l’umanità (le predilezioni, le piccole debolezze, gli hobby), la capacità di intrattenere del candidato.
La società dei consumi usa tutti i mezzi a propria disposizione per indurre il desiderio di acquisto delle persone. Il marketing è diventato più importante della produzione. Non si tratta più di vendere prodotti di serie, ma di proporre sogni, immagini, narrazioni, concezioni della vita associate a un determinato oggetto. La pubblicità è diventata un’arte basata sulla seduzione, che soavemente manipola il consumatore, spesso diffondendo messaggi menzogneri e una visione della vita edulcorata, glamour, priva degli spigoli tragici o semplicemente spiacevoli della realtà. Le merci vengono soffuse di un’aura erotica, associate quasi sempre a una bellezza femminile irreale e ritoccata.
Il sistema dell’istruzione non si basa più sull'autorità dell'insegnante, sulla disciplina e il rispetto di rigidi programmi. Oggi, lo scopo è catturare l’attenzione dello studente, suscitare in lui il desiderio e il piacere di apprendere, personalizzare l’offerta formativa, trasmettendo contenuti piacevoli, possibilmente brevi, facilmente assimilabili, divertenti, che tengano lontane la fatica e la noia.
I meccanismi seduttivi della società contemporanea passano pure per un’accresciuta cura del corpo, per una sua decorazione (tatuaggi, piercing ecc), per la spettacolarizzazione di qualsiasi avvenimento, anche drammatico. Sui social media (Facebook, Instagram, Youtube, Twitter) le persone si mettono in scena, cercano di trasmettere un’immagine positiva di sé, ricercano approvazione, popolarità, like e follower.
L’individuo contemporaneo sembra motivato dalla pigrizia: le serie tv hanno la meglio sulla lettura di un romanzo, i video su
Youtube fanno più audience dei libri e degli articoli che trattano in maniera approfondita i medesimi argomenti. Si guarda tanta televisione per non pensare, per uscire dalle inevitabili frustrazioni della vita vissuta.
E, al fine di catturare un numero maggiore di fruitori, il mondo dell'informazione semplifica e sensazionalizza.
Secondo il filosofo francese Lipovetsky la "società della seduzione" oltre a presentare delle ombre, presenta anche degli aspetti positivi e delle opportunità.
Nonostante l’informazione politica verta sempre più sul “personale” del candidato, oggi, grazie anche ai nuovi media, chiunque finisce per essere più informato e consapevole dei problemi rispetto al passato. Il grande numero di testate giornalistiche online, oltre ai commenti dei cittadini sui social media, offrono una gamma estesa di opinioni, che permettono al singolo di formarsi un convincimento proprio e attendibile.
La pubblicità, se da una parte manipola, dall’altra informa. E anche in questo caso i nuovi media consentono di farsi un’opinione sui prodotti più precisa, consentendo il confronto di prezzi e offerte e la valutazione dei pro e contro degli acquisti. Il consumatore odierno è diventato paradossalmente più consapevole che in passato.
Sul fronte dell’educazione, non ci si può limitare a invocare un improbabile ritorno alla rigida scuola del passato. Una scuola che veicoli contenuti più aggiornati, proposti in modo accattivante e più in linea con gli interessi e la vita quotidiana dei ragazzi, che soprattutto stimoli la creatività degli studenti non può essere una cattiva scuola.
Viviamo dunque in una società in cui predominano le dimensioni dell'edonismo, del gioco, dello svago, dell’evasione, dell’intrattenimento, dello spettacolo, della leggerezza, dell’emotività, della velocità. Non necessariamente dimensioni negative e che talvolta rispondono a bisogni umani fondamentali.
Quali pericoli allora si profilano all’orizzonte della “società della seduzione”? In primo luogo, il pericolo della catastrofe ecologica. Poi la crisi economica con i corollari di disoccupazione e lavoro precario; la violenza terroristica, che essa stessa fa leva su una propaganda seduttiva; lo spettro di un controllo totale sulla vita delle persone, l'azzeramento della privacy, l’avvento di un Grande Fratello in formato digitale. Infine il degrado della vita culturale e spirituale.
Non bisogna tuttavia essere pessimisti. Malgrado la diffusa superficialità della nostra epoca, lo spirito critico non si è del tutto sopito, anzi sembra essersi allargato, in forme più o meno profonde, a una fetta di popolazione più ampia rispetto alle età passate. Il pluralismo dei nostri regimi democratici garantisce ancora libertà di discussione, confronto di idee, libero esame delle questioni.
Le possibili risposte alle gravi minacce cui ci espone il futuro e i rimedi per correggere gli eccessi della “società della seduzione” consistono nello sviluppo della ragione, dell’intelligenza umana e artificiale e nella creatività imprenditoriale. Occorre rivalutare la cultura, la ricerca e la formazione. Trasformarle in elementi seduttivi. Costruire una nuova "società della seduzione" su nuove basi. Se sapremo arricchire la nostra esistenza con la letteratura, la filosofia, la scienza e le arti, impareremo che la vita può diventare entusiasmante, senza necessariamente cedere alle malie delle gratificazioni materiali, del consumo e dell’intrattenimento.
Riferimenti bibliografici:
G. Lipovetsky,
Piacere e colpire. La società della seduzione, Milano,
Raffaello Cortina Editore, 2019
J. Baudrillard,
Della seduzione, Milano, SE, 1997