La musica accompagna la nostra esistenza quasi in ogni ora del giorno, talvolta forse persino in modo fastidioso, all'ipermercato, dal dentista, in strada, in spiaggia. Per noi ragazzi penso che la musica sia un'esperienza importante, che svolge nella nostra vita una funzione fondamentale.

In un mondo dominato rigidamente dalla logica e dalla razionalità, dove tutto tende ad essere organizzato come una macchina perfetta, la musica rappresenta la parte emotiva, sentimentale, passionale di ciascuno di noi. Se anche, come dicono molti studiosi, la musica è vicina alla matematica, io credo che l'armonia e il ritmo musicali parlino più al cuore che al cervello, più all'intuizione che alla ragione. Sono convinto che la musica la capiamo, la apprezziamo e la viviamo con funzioni della mente che non sono le stesse che utilizziamo nel risolvere le equazioni matematiche.

Io la musica non so scriverla, a parte qualche esercizio scolastico. E non so suonare nessuno strumento, anche se già molte volte mi sono ripromesso di imparare a suonare la chitarra. Non sono neppure un grande intenditore di musica. Per esempio non riesco ad apprezzare come dovrei i geni eccelsi della musica classica, Bach, Mozart e Beethoven e anche quando ascolto le canzoni in inglese mi stanco presto. Sono di gusti semplici, preferisco la musica italiana, Tiziano Ferro, Cesare Cremonini, Ligabue, i Modà, Jovanotti. So, dicendo questo, di non essere molto alla moda, trendy, ma in genere non mi piace bluffare. È che una canzone è fatta di musica e parole e se non capisco le parole, mi pare un'esperienza quasi spiacevole, come tenere la testa sott'acqua.

La musica mi piace fischiettarla, canticchiarla sotto la doccia o mentre cammino per strada. Mi tiene compagnia, mi dà la forza per affrontare la giornata. Talvolta faccio i compiti, tenendo la musica di sottofondo, per aiutarmi a vincere la noia e la fatica. Quando sono giù di corda, per qualche delusione, un'interrogazione o un compito andati male o una critica mal digerita, mi ritiro nella mia stanza e sono capace di ascoltare una stessa canzone decine di volte, fino a che non riesco a calmare il mio dolore.

Penso che le canzoni, almeno certe canzoni, leggano i nostri stati d'animo e ci aiutino a capire chi siamo e l'epoca in cui viviamo. Penso che siano più vicine a noi ragazzi di tante poesie che studiamo a scuola, che sono state composte tanto tempo fa, che qualche volta sono difficili da capire, scritte in una lingua che non è la stessa che parliamo oggi. Ecco, penso che la poesia per essere capita, necessiti di uno studio approfondito, le canzoni no, sono più immediate, ti parlano dritto al cuore. È per questo, forse, che di molte canzoni che mi piacciono stilo una classifica e finisco quasi sempre per impararle a memoria.

I miei idoli musicali, poi, cerco di imitarli: come parlano, come si muovono, come si vestono. Non mi vergogno a dire che spesso provo ad assumere davanti allo specchio le loro pose. Credo che tutti i ragazzi sognino di diventare delle rockstar acclamate dalle folle, amate dalle ragazze, con una vita ricca di denaro, incontri ed occasioni. Soprattutto li ammiro, perché certe canzoni sono talmente belle che vorrei averle scritte io.

Nonostante io senta musica quasi sempre in solitudine, credo che sia bello ascoltarla anche in compagnia. Partecipare ad un concerto, per esempio, è un'esperienza profonda e suggestiva: condividere gli stessi gusti, palpitare per le stesse emozioni, sentirsi parte di una comunità più grande sono sensazioni forti e ineguagliabili.

Detestata dai tiranni, trascurata dalla scuola, la musica è un'arte fondamentale. Se il compito principale di ogni uomo è quello di diventare se stesso, credo che la musica aiuti ciascuno di noi a diventarlo.

(tema svolto da n.l.)