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Expo Milano 2015

Dal primo maggio ha preso il via in Italia, a Milano, l'Esposizione Universale (abbreviata in Expo) 2015. La manifestazione, di rilevante carattere internazionale, si concluderà il 31 ottobre 2015. Accompagnata da polemiche, ritardi organizzativi, scandali legati alla corruzione politico-amministrativa e contestazioni violente, l'Expo milanese è dedicata al tema "Nutrire il Pianeta, energia per la Vita". Sarà insomma all'insegna della sostenibilità e del rispetto del pianeta, in un'ottica innovativa e si occuperà principalmente di biodiversità e di sicurezza ed educazione alimentare. Si calcola che ospiterà 20 milioni di visitatori. L'avvenimento sarà accompagnato da eventi artistici e musicali, convegni, spettacoli, laboratori creativi e mostre.

Il capoluogo lombardo si è preparato all'epocale evento attuando un significativo rinnovamento urbanistico, che ha riguardato principalmente il quartiere fieristico, le linee metropolitane e la costruzione dell'area espositiva propriamente detta, che si estende per più di un milione di metri quadrati.

Le esposizioni universali rivestono un'importanza storica e commerciale davvero rilevante. Tra l'Ottocento e il Novecento rappresentavano un'occasione di raffronto e competizione internazionale, una vetrina delle innovazioni tecnologiche e produttive e attiravano centinaia di migliaia di visitatori. Poiché richiedono strutture idonee per ospitare così tanto pubblico ed espositori, le sedi delle esposizioni universali sono state quasi sempre grandi metropoli: Londra (dove si tenne la prima esposizione universale nel1851), Parigi, Vienna, Sidney, Filadelfia e Torino nell'Ottocento, mentre, nel Novecento, Barcellona, Chicago, Bruxelles, New York, Montreal e Osaka, solo per ricordare alcune tra le sedi più significative.

L'Expo 2015 costituisce per l'Italia un'occasione quasi irripetibile per presentarsi sulla scena internazionale come una nazione organizzata, efficiente e moderna. Una possibilità per fornire al mondo un'immagine più accattivante ed affidabile del nostro Paese.
L'esposizione universale può rappresentare
un' importante vetrina dei nostri prodotti e delle nostre aziende e persino un'utile occasione per stimolare l'occupazione giovanile. E' un modo al passo con i tempi per mantenere rapporti distesi e di collaborazione con gli altri Paesi del mondo che, alla manifestazione, sono ospitati. Fungendo, quindi, anche da possibile volano di pace e di prosperità economica.

I problemi, certo, non mancano, nel nostro Paese come nel panorama internazionale. L'economia contemporanea manifesta spesso aree di opacità, di ingiustizia e di disuguaglianza intollerabili. Ma non è opponendosi sempre a tutto, come fanno i cosiddetti "antagonisti", che si risolvono i mali del mondo.

L'Expo consente un confronto e un dialogo tra Paesi, spesso proponendo soluzioni innovative e richiamando i più grandi esperti a pronunciarsi sulle questioni planetarie più scabrose. Lo spreco alimentare, la povertà, la fame, la sostenibilità economica, lo sviluppo dell'agricoltura nei Paesi africani sono stati soltanto alcuni dei temi affrontati dall'Expo milanese. Temi su cui è necessario creare una sensibilità internazionale, cercare un'unità di intenti e, successivamente, adoperarsi con interventi mirati.

Producendo idee nuove, soluzioni e buone pratiche, l'Expo potrà aiutarci nell'immediato futuro a costruire un mondo migliore e meno diseguale. Sicuramente più delle molotov e delle distruzioni della guerriglia urbana.

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Pagina aggiornata il 16.06.15
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