L'Ermetismo, un movimento poetico che ha preso forma nel corso del Novecento, rappresenta una tappa significativa nell'evoluzione della letteratura italiana. La locuzione "poesia ermetica" è stata utilizzata per la prima volta in modo controverso da Francesco Flora in un saggio del 1936, come spesso accade nelle definizioni dei nuovi movimenti artistici. I protagonisti di questa corrente artistica nei primi anni del Novecento sono stati Palazzeschi, Govoni e Campana, ma è in Salvatore Quasimodo che possiamo trovare l'esempio più rappresentativo di questa corrente letteraria.
Le caratteristiche distintive della poesia ermetica sono molteplici. A differenza delle produzioni poetiche di autori come Carducci, Pascoli o D'Annunzio, gli ermetici si discostano dall'eloquenza, dal linguaggio pomposo e dalla ridondanza che caratterizzavano la produzione poetica precedente. Alla poesia antieroica e antiretorica dei crepuscolari, che pur approvano, gli ermetici contestano l'ironica discorsività.
Il nuovo movimwento letterario mira a riscoprire la dimensione musicale della parola, puntando sull'essenzialità del linguaggio e sul gioco analogico. Questo implica un ripudio del linguaggio poetico tradizionale e una ricerca dell'espressione che, liberata da intenzioni etico-politiche e da legami logici e sintattici, riesca ad attingere al nucleo profondo della realtà da esprimere. L'obiettivo è restituire alla parola, che è spesso logora e abusata, freschezza e novità, caricandola di valore e profondità come quando, nei tempi antichi, poteva ancora stabilire un rapporto magico ed evocativo tra l'uomo e le cose, conferendo forma e realtà al mondo circostante.
Nella poesia ermetica, la punteggiatura viene ridotta al minimo o addirittura abolita, mentre le pause assumono un ruolo significativo nella struttura del testo. Ogni poeta ricerca un ritmo personale, e la memoria arricchisce la parola di significati profondi e originali.
L'esperienza ermetica trova radici nell'influenza esercitata dalla poesia francese del tardo Ottocento, con autori come Baudelaire, Verlaine, Rimbaud, Mallarmé e Valery che hanno avuto un impatto significativo. Il movimento ermetico ha sviluppato il concetto di poetica del frammento, valorizzando il componimento breve e raffinato. Riviste come La Ronda e Solaria hanno sostenuto e accompagnato la diffusione dell'ermetismo, offrendo una piattaforma per la sua espressione artistica e letteraria.
L'approccio puramente letterario dell'Ermetismo ha permesso agli ermetici di trovare una soluzione etica, proteggendo la loro anima dalla contaminazione dell'incalzante retorica fascista. La loro scelta di dedicarsi all'esercizio della pura letteratura, immersi nella difficile sfida di distillare la parola, può essere considerata una forma di opposizione al regime, seppur ambigua. Mentre poeti come Montale hanno offerto un esempio di resistenza austera e stoica alle ideologie dominanti attraverso la loro vita e poesia, Ungaretti ha pubblicamente dichiarato la sua fedeltà a Mussolini.
Tra i principali esponenti dell'Ermetismo troviamo poeti come Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Salvatore Quasimodo, Alfonso Gatto, Mario Luzi, Leonardo Sinisgalli, Vittorio Sereni, Sergio Solmi, Carlo Betocchi, Alessandro Parronchi e Giorgio Caproni.
In conclusione, l'Ermetismo rappresenta un nuovo approccio alla poesia italiana, caratterizzato dall'essenzialità della parola, dall'ironia discorsiva e dal gioco analogico. Questo movimento poetico ha contribuito a definire una nuova dimensione musicale della parola, purificandola dalla retorica e conferendole un valore magico ed evocativo.