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Marie Manthey, La pratica del Primary Nursing. L'erogazione dell'assistenza basata sulle relazioni e guidata dalle risorse, Il Pensiero Scientifico Editore, 2008

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copertina libroAdottato per la prima volta nel 1968 dallo University of Minnesota Hospitals, il Primary Nursing è una forma di organizzazione del lavoro infermieristico semplice e innovativa.

Introdotto da Marie Manthey, il Primary Nursing si basa sull’assunto che ad ogni persona curata venga assegnata un’infermiera responsabile della sua assistenza per tutta la durata della degenza. Tale infermiera assegnata al paziente viene denominata “infermiera primaria”, la quale può essere coadiuvata nello svolgimento del proprio lavoro dagli altri membri del team di assistenza, in principal modo da una propria collega che viene chiamata “infermiera associata”.

L’infermiera primaria è responsabile del paziente e redige, dopo un approfondito colloquio e una accurata anamnesi, il piano assistenziale personalizzato della persona presa in carico. Tale piano costituirà la guida cui gli altri membri del team assistenziale, compreso il personale di supporto (aiuto-infermiera, Oss, ausiliari, ecc.), faranno riferimento nell’avvicendarsi al letto del malato, quando l’infermiera primaria non è in servizio. Non è strettamente necessario quindi che l’assistenza diretta alla persona curata venga fornita dall’infermiera primaria. Anzi, spesso la regola è che la stessa professionista risulti l’infermiera primaria di alcuni pazienti e l’infermiera associata di altri. Necessario è, invece, che l’infermiera primaria si assuma in toto la responsabilità dell’assistenza al paziente che le viene assegnato.
Qualora le condizioni del paziente assegnatole cambino durante la sua assenza, l’infermiera associata alla quale il paziente è assegnato durante il turno di lavoro, è autorizzata a cambiare il piano di cura.

Secondo la Manthey l’organizzazione del Primary Nursing rompe con un’organizzazione rigidamente gerarchica del lavoro infermieristico, supera i limiti evidenziati dall’organizzazione per “piccole equipe”, e rende l’assistenza infermieristica più efficace per il paziente e più gratificante per la professionista infermiera, che si sente investita di un particolare empowerment.
Non occorre, sottolinea la Manthey, che il personale chiamato a sperimentare il Primary Nursing sia particolarmente preparato. Quello che occorre perché il modello organizzativo del Primary Nursing venga implementato con successo è che ci sia da parte di tutti gli operatori la ferma volontà e la sincera motivazione di attuare la nuova forma di organizzazione.
Dove è stato implementato con successo, il Primary Nursing non ha richiesto risorse aggiuntive, migliorando nel contempo la qualità delle cure e la soddisfazione del paziente.

Concludendo, il Primary Nursing è un modello assistenziale innovativo che si si basa su:

1. l’attribuzione e l’accettazione da parte di ciascun individuo della responsabilità personale nel prendere decisioni;

2. l’assegnazione dell’assistenza quotidiana secondo il metodo dei casi (case method);

3. la comunicazione diretta da persona a persona;

4. una persona operativamente responsabile per la qualità dell’assistenza erogata ai pazienti di un reparto 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana.

Ne escono rafforzati l’autorità decisionale dell’infermiera (authority), la responsabilità (responsability) e l’accountability ossia il rendere conto, da parte del professionista, del proprio operato a tutti gli stakeholder.

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Pagina aggiornata il 10.02.15
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