La vita
Nasce a Bologna nel 1922 e trascorre infanzia e adolescenza in varie
località del Nord: Parma, Bologna, Belluno, Cremona, Reggio Emilia,
Conegliano. A Bologna si laurea in lettere nel 1942, con una tesi su
Giovanni Pascoli.
Insegnante nella scuola media di Casarsa nel Friuli, paese di origine
della madre, Pasolini nel 1947 si iscrive al Partito Comunista, da cui
viene espulso due anni dopo con l'accusa di corruzione di minorenne.
Trasferitosi a Roma con la madre, si guadagna da vivere impartendo lezioni
private e facendo il giornalista. Comincia nel frattempo a scrivere
sceneggiature di successo per il cinema, settore in cui inizia ad esercitarsi
anche come regista. Nel 1955 pubblica il suo primo romanzo e fonda
"Officina", una delle riviste letterarie più importanti del
dopoguerra.
Viene assassinato all'idroscalo di Ostia il 2 novembre 1975, un delitto
dai contorni ancora oscuri e dibattuti.Le opere
La meglio gioventù (poesia, 1954); Ragazzi di vita (1955);
Le ceneri di Gramsci (poesia, 1957); Una vita violenta (1959);
Passione e ideologia (saggi di critica letteraria, 1960); La
religione del mio tempo (poesia, 1961); Accattone (film, 1961); Il
vangelo secondo Matteo (film); Uccellacci e uccellini (film); Edipo
re (film); Decameron (film); Teorema (1969); Trasumanar
e organizzar (poesia, 1971); Scritti corsari (saggistica,
1975); Lettere luterane (postumo, saggistica,1976); Descrizioni
di descrizioni (postumo, saggistica, 1979); Petrolio (postumo,
1992)
Ragazzi di vita
Ambientato nelle periferie romane tra la fine della guerra e i primi
anni cinquanta, non è un vero e proprio romanzo. La narrazione non ha una
trama ben definita e un protagonista in rilievo. Racconta le avventure di
un gruppo di poveri ragazzi di borgata ( il Riccetto, il Caciotta, il
Piattoletta, il Lenzetta, il Begalone, Amerigo, Genesio e altri), dediti al
furto che cercano di
procurarsi denaro e piaceri e finiscono a loro volta con l'essere
derubati, quando non trovano una morte precoce. Vere protagoniste di
quest'opera pasoliniana sono le borgate romane, sporche, assolate, miserabili e
polverose. Pasolini sembra contrapporre l'innocenza dell'infanzia e
dell'adolescenza sottoproletarie alla corruzione del mondo adulto.
Semplici e amorali, i ragazzi di Pasolini conservano una loro purezza
estranea ai valori piccoloborghesi della città che li circonda.
Il narratore adotta nel romanzo il dialetto romanesco, o meglio "il
gergo della malavita o della plebe romana", un po' stereotipato, che
finisce col rendere angusto e immobile il mondo rappresentato.
Una vita violenta
Romanzo più tradizionale rispetto al precedente, possiede un intreccio e un protagonista. Si
tratta di Tommasino Puzzilli. Dedito ad azioni illegali, Tommaso finisce
in carcere per un accoltellamento durante una rissa. Rispetto ai
"ragazzi di vita" del precedente romanzo, egli sente però il
richiamo di quei valori piccolo-borghesi che stanno ormai contagiando
anche le borgate romane. Così, quando esce dal carcere e trova che alla
sua famiglia hanno assegnato un alloggio dell'INA Case, egli cerca di
integrarsi, di avvicinarsi alla parrocchia e di progettare il matrimonio
con la sottomessa Irene. Ricoverato al Forlanini per una forma di
tubercolosi, Tommasino si unisce tuttavia agli altri ammalati in una lotta
organizzata all'interno dell'ospedale. Si iscrive al Partito Comunista.
Durante un'inondazione salva una donna, sfidando il pericolo, ma
buscandosi una polmonite e finendo in sanatorio.Alla fine
muore precocemente, alle soglie dell'età adulta, come tanti altri
personaggi pasoliniani.
L'intento dell'autore era quello di mostrare nell'opera il cammino
esistenziale di un giovane borgataro, dall'inferno delle periferie allo
sviluppo di una coscienza politica.
Lettere luterane
Raccoglie gli scritti giornalistici dell'ultimo anno di vita di
Pasolini, già pubblicati sul Corriere della Sera e sul Mondo.
Con il consueto stile vivace e polemico, lo scrittore attacca con accenti
profetici il consumismo omologante, il potere politico, la televisione, la scuola e
l'educazione dei giovani.
Descrizioni di descrizioni
Diario di lettura che raccoglie gli scritti del Pasolini critico
letterario.
Temi
Protagonista della vita culturale italiana per oltre un ventennio,
narratore, poeta, regista cinematografico, saggista, critico letterario,
Pasolini intrattiene un dialogo ininterrotto col mondo che lo circonda,
interviene sulle più svariate questioni con energia e passione, animato
da una insopprimibile vena polemica e provocatrice. Omosessuale e impegnato
politicamente, comunista non marxista, ma "populista e
romantico" come lo definirà l'amico scrittore Alberto Moravia,
testimone onnipresente del proprio tempo, diagnosta dei mali dell'Italia e
del mondo contemporanei, egli vive in maniera lacerata la
propria condizione di uomo.
In opposizione alla società neocapitalistica, nostalgico di un'Italia
preindustriale, contadina e popolare, cantore delle borgate romane e
dell'arcaica bellezza del suo sottoproletariato, Pasolini critica con
forza l'Italia che avanza dalle macerie del dopoguerra, il consumismo che
tende ad omologare i giovani, facendone una massa indistinta, la
televisione, la scuola di massa e l'ideologia antiautoritaria
sessantottina che, invece di aver liberato le giovani generazioni,
sembrano aver diffuso al loro interno comportamenti ispirati a
"insolenza, disumanità, spietatezza" e "perdita di ogni
rispetto umano".
Per Pasolini, la sottocultura della contestazione studentesca è stata
assorbita dalla sottocultura al potere.
Celebri sono poi le sue virulente tirate contro il Palazzo, contro la
corruzione dei potenti che amministrano il Paese e che hanno ridotto la
nazione ad un cumulo di macerie, "macerie di valori", umanistici
e popolari. Gli attacchi del Pasolini saggista e polemista sembrano
profeticamente anticipare gli avvenimenti storici degli anni successivi
alla sua morte, come per esempio gli scandali di Tangentopoli e il
processo, reale, a un'intera classe dirigente, tante volte auspicato dallo
scrittore-cineasta nei suoi scritti più infiammati.
Bibliografia
Cudini P., Conrieri D. Manuale non
scolastico di letteratura italiana, Milano, Rizzoli, 1992
Davico Bonino G. Novecento italiano, Torino, Einaudi,
2008
Ferroni, G. Storia della
letteratura italiana (volume 16: "Dallo sperimentalismo a Calvino"),
Milano, Mondadori, 2006
Guglielmino S. Guida al Novecento, Milano, Principato, 1971
La letteratura italiana (CD-ROM), Milano, Gruppo Editoriale
L'Espresso, 2003
Manacorda, G. Storia della letteratura italiana
contemporanea. 1940-1996 (volume 2.)
Mannino, V. Invito alla lettura di
Pier Paolo Pasolini, Milano,
Mursia, 1982
Spagnoletti G. Storia della letteratura italiana del Novecento,
Roma, Newton Compton, 1994
I
libri di Pier Paolo Pasolini
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