Il libro in oggetto è incentrato sull'analisi dell'Etica di Spinoza, forse l'opera più importante del filosofo olandese. L'autore dello splendido saggio che ci introduce al pensiero di Spinoza è Steven Nadler (Chicago, 1958), professore di filosofia presso l'University of Wisconsin-Madison e uno dei massimi esperti della vita e del pensiero di Spinoza, Cartesio e Leibniz.
L'Etica è un testo notoriamente ostico, scritto in modo rigorosamente matematico, seguendo il modello degli Elementi di Euclide.
L'Etica di Spinoza propone un sistema deduttivo con l'obiettivo di dimostrare che il bene supremo dell'uomo consiste nella conoscenza di Dio e della Natura. Spinoza afferma che Dio e la Natura coincidono, un'affermazione che venne considerata sovversiva dai suoi contemporanei e che gli valse la condanna per blasfemia da parte degli ecclesiastici.
Particolarmente interessante è il capitolo 7 del saggio di Nadler, che si occupa delle passioni. Spinoza ritiene la mente umana parte della Natura e soggetta alle sue leggi in modo deterministico. Le passioni sono reazioni emotive e riflettono le affezioni del corpo. Spinoza introduce il concetto di "conatus", una tensione o sforzo presente in ogni cosa per perseverare nel proprio essere. Il conatus, che può manifestarsi come volontà o desiderio, è alla base di tutti gli sforzi dell'individuo.
Le passioni sono divise in due tipi: emozioni passive ed emozioni attive. Le prime sono causate sia da fattori interni che esterni, mentre le seconde hanno la loro causa all'interno dell'individuo e comportano un aumento di potenza. Spinoza identifica tre emozioni primarie: gioia, tristezza e desiderio, da cui derivano tutte le altre passioni.
Nella quarta parte dell'Etica, Spinoza esamina la virtù e l'idea di "uomo libero". Qui sostiene che gli esseri umani sono agenti egoisti, mossi dai desideri che promuovono la loro autoconservazione. Tuttavia, Spinoza aspira a farci passare da una vita guidata dalle passioni a un'esistenza attiva e autonoma, dove la mente è governata dalla ragione e dalla conoscenza adeguate. Questo permette all'individuo di raggiungere la vera felicità e libertà.
Spinoza infatti sostiene che la maggior parte degli uomini vive una vita guidata dalle passioni, cercando beni transitori e falsi, (come i possessi materiali, l’onore, il potere mondano) e ponendo la felicità nella difesa di tali beni. L'obiettivo dell'Etica di Spinoza è aiutare gli individui a passare dalla servitù, in cui sono soggiogati dalle passioni, a un'esistenza attiva e autosufficiente. Questo consentirebbe loro di diventare individui liberi, felici e beati. Spinoza ritiene che il concetto di "bene" e "male" sia relativo e dipenda dal modello soggettivo di ciascun individuo. Tuttavia, esiste un ideale di perfezione umana che può servire come modello oggettivo per giudicare ciò che è davvero "buono" per l'essere umano.
Nel libro, Nadler analizza anche il linguaggio etico di Spinoza, come i concetti di bene, male, perfetto e imperfetto, e come essi siano relativi e dipendenti dalle percezioni soggettive. Tuttavia, Spinoza introduce l'idea di una conoscenza vera del bene e del male, basata su idee adeguate e guidata dalla ragione, che può portare a un modello oggettivo di bene per l'essere umano. Concetti che Nadler così chiarisce, interpretando il pensiero di Spinoza:
"Si giudicano 'buone' alcune cose, perché sono fonti di gioia e di piacere. Un simile giudizio, però, si basa solo sulle passioni e perciò su una conoscenza inadeguata della cosa e di se stessi. Ma 'la vera conoscenza del bene e del male' è la mia percezione razionale - derivata da idee adeguate e non soltanto dalla mia esperienza fortuita, basata sull’intelletto e non soltanto sul modo concreto in cui il mio corpo è modificato da qualcosa - del mio bene più completo ed essenziale, che conduce davvero la totalità della mia persona a una condizione di maggior potere".
In sintesi, La via alla felicità: L'Etica di Spinoza nella cultura del Seicento di Steven Nadler è un libro che esamina l'opera filosofica di Spinoza, focalizzandosi sulle passioni umane, la ricerca della felicità, e la transizione da una vita vissuta in balìa delle emozioni a una vita guidata dalla ragione e dalla conoscenza adeguata. La trattazione offre una prospettiva approfondita sulla filosofia di Spinoza e sulla sua rilevanza nella cultura del Seicento.