"Parlare di monogamia significa affrontare una serie di questioni di un certo peso: l'onestà, l'omicidio, la gentilezza, la sicurezza, la scelta, la rivincita, il desiderio, la lealtà, la menzogna, il rischio, il dovere, i bambini, l'eccitazione, il biasimo, l'amore, le promesse, l'attenzione, la curiosità, la gelosia, i diritti, la colpa, l'estasi, la morale, il castigo, i soldi, la fiducia, l'invidia, la pace, la solitudine, la casa, l'umiliazione, il rispetto, il compromesso, le regole, la continuità, i segreti, le possibilità, la comprensione, il tradimento, l'intimità, la consolazione, la libertà, le apparenze, il suicidio e, naturalmente, la famiglia."
Adam Phillips (Cardiff, 1954) è uno psicoanalista britannico, di origini polacche, controcorrente. In patria è considerato un saggista brillante, divertente e inquietante, nonché dotato di uno stile letterario ineccepibile. Scrive regolarmente per la London Review of Books.
Monogamia è un libretto breve, ma denso, ricco di aforismi, riflessioni, considerazioni originali e profonde sul tema del matrimonio, della vita di coppia e dell'infedeltà. L'autore non propone soluzioni definitive, non dà risposte certe, ma pone al lettore questioni, insinua dubbi, evidenzia paradossi, formula domande che mettono in crisi il nostro concetto tradizionale di relazione. Un saggio, dunque, molto lontano dalle melensaggini che sul tema della coppia si leggono (e si ascoltano) in tanta letteratura psicologica.
È un libro da comodino, magari da affrontare a spizzichi e bocconi, una frase, un periodo per volta, su cui riflettere poi con calma, eventualmente ritornandoci sopra nei giorni successivi. Necessita di un'assimilazione lenta. In fondo, tutti i bei libri richiederebbero questo avvicinamento, e Monogamia è un libro bellissimo e prezioso.