Avevate un'immagine idilliaca del matrimonio, con una famiglia sorridente unita armoniosamente intorno a un tavolo mentre consuma la colazione preferita? Scordatevelo! L'analista junghiano Adolf Guggenbühl-Craig (1923 - 2008) ci dimostra che il matrimonio è una continua lotta tra marito e moglie, uno scontro tra personalità e aspettative diverse, tra il principio maschile e quello femminile.
Mentre psicoterapeuti, consulenti matrimoniali ed esperti vari, sempre più spesso chiamati ad affrontare quella situazione di malato terminale chiamata matrimonio, tendono a vedere l'unione matrimoniale come un percorso di benessere individuale, lo psichiatra svizzero ci richiama all'obiettivo autentico del matrimonio: la salvezza attraverso l'individuazione di ciascun coniuge.
Una salvezza che non esclude lo scontro con l'incommensurabile alterità del coniuge e con gli aspetti demoniaci che si celano nell'anima di ciascuno di noi. Mentre la società esercita pressioni sugli individui perché, raggiunta una certa età - in genere la linea d’ombra che segna la transizione dalla giovinezza alla maturità - si sposino, Guggenbühl-Craig ritiene che la scelta del matrimonio come cammino di individuazione riguardi solo una percentuale ridotta della popolazione e che molte persone dovrebbero cercare realizzazione in altre strade, perseguendo altre vocazioni.
La società dovrebbe rispettare la legittima scelta di rimanere single, così come dovrebbe accettare la decisione di concepire figli senza necessariamente sposarsi e impegnarsi in un matrimonio, purché sia ovviamente una scelta responsabile.
Secondo l'autore, il termine "sessualità" è "un termine primitivo, da filistei, che non rende giustizia a un fenomeno mutevole e dai molteplici colori”. Per comprendere meglio il sesso, è preferibile rivolgersi ai miti greci e agli archetipi ad essi correlati. Secondo Guggenbühl-Craig, non esiste una sessualità normale e la vita sessuale delle persone non si limita all'atto in sé, ma abbraccia molti aspetti, tra cui uno dei più importanti è l'energia immaginativa delle fantasie sessuali. Per l'analista di Zurigo, la sessualità non è mai normale, ma sempre problematica, numinosa e inquietante, coinvolgendo strati profondi della psiche.
“[...] tra coniugi non esistono né una sessualità normale né una sessualità anormale. Tutto è possibile, tutto è permesso, poiché tutto è espressione di fantasie di individuazione. Eppure continuano ad esserci coppie di sposi la cui sessualità è limitata da una certa ansia di normalità”.Fondare un matrimonio, che potrebbe durare anche 50-60 anni oggi, sul sesso e sulle inevitabili fluttuazioni del desiderio, è una concezione molto discutibile. L'autore scrive:
“Oggi ci si aspetta che, dalla giovinezza fino alla vecchiaia, tutti conducano una vita sessuale attiva e sana. Nessuna persona sposata sana, così come nessuno scapolo sano, dovrebbero vivere una vita priva di sesso. Oggi una sessualità sana e attiva è de rigueur. Un’aspettativa di questo tipo è conformistica e omologatrice, scambia l’uomo con la bestia, pretende che l’uomo viva in modo “naturale”, includendo in questa naturalità anche la vita sessuale".Inoltre, Adolf Guggenbühl-Craig rivaluta il concetto di sacrificio, evitando le rappresentazioni caricaturali che in passato ne facevano un valore imprescindibile dell'esistenza umana. Tuttavia, il matrimonio, per essere pienamente individuativo, richiede che i coniugi rinuncino a una parte significativa della propria personalità a beneficio della relazione e del processo di individuazione.
Ma ci sono molti altri pregiudizi e stereotipi culturali che Adolf Guggenbühl-Craig smantella in questo libro sovversivo, nonostante sia scritto da un accademico accreditato e presidente dell'Associazione Internazionale di Psicologia Analitica.
Per esempio, lo psicanalista svizzero mette in luce il profondo cambiamento che si è verificato negli ultimi decenni nella condizione femminile e, di conseguenza, nella psiche delle donne, che oggi sono guidate da nuovi e molteplici archetipi. Questa trasformazione radicale destabilizza gli equilibri consolidati nel corso dei secoli e costituisce una sfida significativa per le relazioni odierne.L'autore esprime le sue idee esplosive in uno stile chiaro e semplice, lontano dal gergo tecnico spesso adottato da molti psicoanalisti per impressionare il lettore e manifestare la propria superiorità. Tuttavia, non si tratta di un testo semplicistico, ma di un lavoro denso e complesso che richiede la massima attenzione da parte del lettore.
Questo libro affronta temi vitali per ognuno di noi, come l'amore, la relazione matrimoniale, il divorzio, l'individuazione, la psicoterapia e la sessualità, e richiede una lettura concentrata, preferibilmente seguita da una rilettura, poiché induce a una profonda riflessione e stimola inevitabilmente un'interrogazione prolungata e ripetuta.