In Italia, ultimamente, quando si parla di Mario Balotelli, lo si fa per creare e alimentare polemiche o per mero gossip, figlio dell'ignoranza.

Chi ama e mastica calcio invece vorrebbe ammirare e sapere esclusivamente cosa fa questo giovane talento sul rettangolo di gioco.

Balotelli è un giovane prodigio che, a soli 19 anni , può vantarsi di aver vinto tre scudetti consecutivi, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana e una Champions League. È sicuramente un predestinato, ma per vincere tutto quello che lui ha vinto occorrono sicuramente anche tantissime qualità, che lui possiede.

Di origini ghanesi, ma adottato da una famiglia bresciana da bambino, Mario si sente pienamente italiano e forse proprio questo mix etnico contribuisce a far di lui un fuoriclasse. Fisico possente, scatto e velocità impressionanti malgrado l'altezza sono le qualità ereditate geneticamente dalle origini africane, mentre dribbling, fantasia, controllo di palla e versatilità tattica sono le qualità acquisite dall'adottiva Italia.

Purtroppo degli africani sembra mancargli  quella fame di vittorie e di conquiste, che fa crescere e maturare in fretta. Infatti il ragazzo, nei comportamenti e nell'impegno, pare avere la mentalità di tanti adolescenti italiani un po' viziati, di uno che non capisce ancora  il grande dono e la fortuna che ha.

Supermario inizia a tirare calci al pallone nella squadra dell'oratorio di Mompiano, a Brescia. Nel 2001 passa alle giovanili del Lumezzane; esordisce in prima squadra in C1 nel 2006 a soli 15 anni.

Viene subito notato da molte grandi squadre, ma è l'Inter ad accaparrarselo, aggregandolo alla primavera, con la quale vince subito il campionato 2006/2007 e che trascina, la stagione successiva, alla vittoria nel torneo di Viareggio.

Esordisce in prima squadra il 16 dicembre 2007 e in quella stagione colleziona 11 presenze in campionato con 3 gol, più 4 presenze in Coppa Italia e 4 gol.

È ormai un elemento importante della prima squadra. Nel 2008/2009 colleziona 22 presenze in campionato segnando 8 gol, ma soprattutto esordisce in Champions, dove gioca 6 partite e fa 1 gol.

Quest'ultima stagione 2009/2010 è per lui, al momento, la più prolifica e la più vincente: 26 presenze in campionato e 9 gol più lo scudetto, 5 presenze e 1 gol in Coppa Italia, utili per aggiudicarsi il trofeo, ma soprattutto 5 presenze e 1 gol nella storica Champions vinta dall'Inter dopo 45 anni.

Mario sta crescendo e quando anche la sua testa lo capirà, ci sarà da divertirsi...

Pier Luigi Usai
(maggio 2010)