
Inchiodato dai passanti alle sue responsabilità, Edward Hyde aveva fornito, come risarcimento alla bambina, un lauto assegno firmato da una persona nota in città per la sua assoluta integrità e rispettabilità. Abituato, come costume mentale, a non fare troppe domande, Enfield non aveva indagato oltre, ma tutta la faccenda rimaneva oltremodo misteriosa e sconcertante. I due amici si congedano ripromettendosi di non parlare più di quell'avvenimento.
L'avvocato Utterson tuttavia, rientrato nella propria abitazione da scapolo, si ritira nello studio ad esaminare un testamento olografo consegnatogli dallo stimatissimo Dr. Jekyll, in cui il medesimo esprime la volontà di lasciare tutti i suoi averi all'equivoco Hyde.
Il mistero si infittisce. La questione si fa pesantemente ingarbugliata.
Utterson decide di consultare il noto medico Dr. Lanyon, come lui amico da lunga data del Dr. Jekyll.
Lanyon comunica a Utterson di non vedere Jekyll da molto tempo. Il loro distacco era stato causato da certi esperimenti scientifici che il Dr. Jekyll andava conducendo,
non condivisi da Lanyon. Del signor Hyde, il Dr. Lanyon non sa assolutamente nulla.
Utterson rientra a casa in preda all'agitazione. La notte non dorme. Si arrovella invano su quell’enigma rappresentato da Jekyll ed Hyde. Per uscire da una situazione che gli appare ormai angosciosa, Utterson conclude che l'unica soluzione sia guardare direttamente in faccia il fantomatico e perturbante Hyde. Controlla perciò la sua abitazione di continuo, finché una notte lo intercetta. Hyde provoca nell'avvocato “sensazioni a lui sconosciute di disgusto, ribrezzo e paura”. Suggerendo l'idea di deformità, primitivo, timido e insolente nello stesso tempo, Hyde ha qualcosa di satanico e disumano.
Un paio di settimane dopo Utterson incontra Henry Jekyll, che ha invitato a cena i vecchi amici. Si intrattiene con lui in privato e gli parla di quanto lo inquietino il testamento e il suo giovane amico Hyde. Jekyll difende le proprie scelte e prega accoratamente Utterson di rispettare Hyde anche se il giovane non è di suo gradimento.
Qualche tempo dopo una domestica è testimone di un atroce delitto: un anziano e distinto signore, Sir Danvers Carew, viene ferocemente ucciso a bastonate di notte su una strada cittadina da Hyde, reso violento da un improvvisa e immotivata collera. Utterson collabora con la polizia nella ricerca di Hyde. Rovistano nella sua abitazione. Le stanze, ricche di oggetti di valore, sono in una condizione di estremo disordine. Hyde abita in in un sobborgo equivoco della città e di rado lo si vede da quelle parti.
Un giorno Utterson viene condotto dal maggiordomo di casa Jekyll, Poole, al laboratorio dove lavora il dottore, un tempo sala anatomica di un chirurgo. Qui trova Jekyll “con un'aria mortalmente esangue”. Jekyll giura all'avvocato di avere chiuso definitivamente con Hyde. Inoltre consegna a Utterson una lettera scritta da Hyde di suo pugno in cui il giovane si scusa per avere tradito la fiducia del suo benefattore e lo informa di essersi messo al sicuro.
Casualmente l'assistente di studio di Utterson, Mr Guest, esperto di grafologia, confronta la lettera di Hyde con uno scritto autografo di Jekyll. Guest nota una sconcertante somiglianza tra le due grafie. Hyde nel frattempo è svanito nel nulla.
Molte cose del suo passato erano intanto tornate a galla, e tutte abominevoli: storie che raccontavano di una crudeltà inveterata, di una vita abietta, di strane compagnie e di un odio che aveva scandito ogni suo passo.Jekyll per qualche tempo sembra rinato, riprende a frequentare le vecchie onorate compagnie, ma poi si richiude di nuovo in se stesso, ricusa i vecchi amici, rompe con Lanyon che, inopinatamente, come se fosse reduce da una devastante esperienza, invecchia di colpo e muore.
Si avvicina l'epilogo. Sollecitato dal maggiordomo Poole, sempre più sgomento e terrorizzato da quanto avviene nella casa in cui presta servizio, Utterson decide di sfondare la porta del laboratorio del dr Jekyll ed entrato vi rinviene il cadavere di Hyde. Varie lettere di cui entra in possesso Utterson chiariscono l'arcano. Jekyll ed Hyde sono la stessa persona. Conducendo esperimenti su sé medesimo, avvalendosi di un miscuglio chimico, Jekyll si trasforma nello scimmiesco Hyde e può cosi dar sfogo al lato più disdicevole e istintuale della sua personalità. L'esperimento scientifico gli è però sfuggito di mano e la ricerca prometeica di Jekyll esita in tragedia.
Pubblicato nel 1886 Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr Hyde anticipa le scoperte della psicologia del profondo e delle neuroscienze. Stevenson sembra suggerirci che, lungi dall’avere una forte struttura unitaria, il nostro io, ammesso che esista un’entità di questo tipo, è in verità costituito da un insieme di istanze molteplici e contraddittorie, che rendono tutt’altro che coerente la nostra personalità. Scrive infatti nella sua piena confessione conclusiva il Dr. Jekyll:
Accadde, nel frattempo, che i miei studi scientifici, interamente rivolti ad aspetti mistici e trascendentali, contribuissero a far luce sulla mia consapevolezza di una guerra permanente fra i due lati di me. giorno per giorno, e con entrambi gli aspetti della mia intelligenza - morale e razionale -, continuavo ad avvicinarmi sempre più a quella verità la cui parziale scoperta mi ha condannato a un così terribile naufragio: la verità che l'uomo non è autenticamente uno, ma è autenticamente due. E dico due per il solo fatto che lo stadio delle mie conoscenze non è andato oltre questa soglia. altri seguiranno, altri mi supereranno sulla stessa strada, ma sento di poter azzardare un'ipotesi: l'uomo sarà alla fine riconosciuto come una mera aggregazione di soggetti multiformi, incongrui e indipendenti fra di loro.
Oltre ad approfondire il mistero dell’io, abitato e dilaniato al suo interno da un caos inestricabile di impulsi e dalle forze del bene e del male, Stevenson richiama la preoccupazione per il destino dell’uomo nell’epoca dello strapotere della scienza e della tecnica, che avanzano senza porsi più alcun problema di ordine morale, sino a trasformarsi in una possibile fonte di distruzione.
L’autore del libro, Robert Louis Stevenson nasce a Edimburgo il 13 novembre 1850. Rifacendosi a maestri del romanzo come Flaubert e Maupassant, Stevenson enuclea nelle sue opere temi e problemi fondamentali della condizione umana. E’ a tutt’oggi considerato uno dei più straordinari narratori della letteratura universale.
I libri di Robert Louis Stevenson