La lettura sembra destinata, anche in un prossimo futuro, a costituire un'attività essenziale per gli esseri umani. Pur rimanendo l'istruzione tradizionale formale (scuola e università) al centro del processo formativo e lavorativo degli individui, la lettura e lo studio personali diventeranno, insieme ad altre esperienze di lavoro e di vita, occasioni irrinunciabili di crescita individuale e sviluppo professionale.
La lettura ci rende cittadini più consapevoli ed aumenta il capitale umano e sociale di un'intera comunità.

L'atto di leggere, soprattutto, si affianca e, direi, sorpassa la scuola nel consentirci di diventare pienamente quell'essere unico che siamo in potenza. Eppure le statistiche sulla lettura sono in Italia impietose: solo il 41% della popolazione nel 2017 ha letto almeno un libro durante l'anno per motivi non professionali. Quando si analizzano le cause della stagnazione economica del Paese, si omette spesso di considerare questo dato allarmante. Leggere apre la mente, stimola la riflessione personale, arricchisce il nostro mondo emotivo, rende intellettualmente autonomi, favorisce l'incubazione di idee nuove e la dimensione creativa dell'esistenza.

Non è certo l'offerta di libri che manca: in Italia si pubblicano annualmente più di 60mila titoli. Siamo più un popolo di scrittori che non di lettori e si tratta di una notizia risaputa, ma tutt'altro che positiva.

Con l'avvento della "rivoluzione digitale", che ha capillarmente cambiato ogni aspetto della nostra vita quotidiana, anche il campo dell'editoria ha subito un mutamento radicale: hanno fatto il loro ingresso sul mercato i libri in formato elettronico, i cosiddetti e-book. Le statistiche relative al 2017 dicono che gli e-book costituiscono, per il momento, soltanto il 10% del fatturato delle case editrici. Si tratta, tuttavia, di un settore dell'editoria in continua crescita.

Mancano ancora indagini approfondite su come questi nuovi strumenti abbiano modificato a livello cognitivo ed emozionale la nostra esperienza di lettura. Non resta quindi che rifarsi alla propria esperienza soggettiva. Personalmente ritengo che, nell'ambito della lettura, il libro in forma cartacea abbia raggiunto nei secoli un tale perfezionamento da essere difficilmente superabile da qualsiasi altro nuovo strumento. Presenta, per contro, alcuni pur trascurabili difetti: pesa, occupa spazio e necessita di attività di "manutenzione" (va collocato e organizzato in capienti scaffali, spolverato, protetto dall'umidità e da altri agenti che lo deteriorano ecc). Inoltre costa (almeno le prime edizioni), spesso molto in relazione a persone che hanno visto erodersi progressivamente il proprio reddito a causa di una crisi economica di lunga durata.

Il libro di carta, comunque, rimane un oggetto maneggevole che si può portare facilmente in ogni luogo, dentro e fuori dalla propria abitazione. Credo inoltre, ma si tratta di un'impressione soggettiva non supportata da evidenze scientifiche, che il volume cartaceo faciliti, a livello cognitivo, l'assimilazione e memorizzazione del testo.

L'e-book costa in genere meno dell'edizione di carta, si può acquistare e scaricare in tempo reale sui supporti digitali più vari (e-reader, tablet, PC, smartphone). Chi acquista un e-book non ha bisogno di spostarsi e uscire di casa, può accedere al libro desiderato in maniera istantanea. Se si deve affrontare un viaggio o una lunga vacanza, non c'è più bisogno di trascinarsi dietro pesanti bagagli zeppi di ingombranti libri di carta: un'intera biblioteca sta in un dispositivo grande poco più del palmo di una mano. Nel caso poi che su di un testo ci si debba lavorare (produrre relazioni, riassunti, recensioni, tesi, articoli) il formato digitale è comodo, perché gli strumenti a disposizione consentono di sottolineare e produrre annotazioni in maniera semplice. Inoltre la presenza di un vocabolario in linea permette, con la sola pressione di un dito, di chiarire il significato, anche etimologico, delle parole che non conosciamo. Per ulteriori approfondimenti del testo, quasi tutti i dispositivi digitali permettono un simultaneo collegamento a internet. Infine il lettore ha la possibilità di modificare a proprio piacimento la grandezza dei caratteri.
Sul fronte ecologico, il libro in formato digitale permette di risparmiare carta, quindi di risparmiare l'abbattimento di alberi, a beneficio ddell'ossigenazione del pianeta.
Rimane l'incognita delle innovazioni tecnologiche e del progresso informatico. Il pericolo è che gli e-book che acquistiamo oggi non siano più leggibili tra qualche anno su supporti più evoluti, come è già successo con CD-ROM ed enciclopedie digitali, che riscossero ampi successi nei primi anni 2000, ma di fatto poi inutilizzabili, nel volgere di poche stagioni, sui personal computer di nuova generazione.

Attualmente diverse piattaforme offrono la possibilità di avere un acceso illimitato agli e-book, pagando un canone mensile, un po' come si fa con le pay-tv. Confermando la teoria dell'economista americano Jeremy Rifkin, che la nostra non è più l'epoca della proprietà, ma l'"era dell'accesso". Per chi volesse leggere gli e-book gratuitamente, esistono vari siti - alcuni molto autorevoli - che distribuiscono e-book gratis. Praticamente tutti i classici per cui è scaduto il diritto d'autore sono accessibili senza pagare. Infine le biblioteche pubbliche ofrrono da alcuni anni un efficiente servizio di prestito per gli e-book. Completamente gratuito. Certo, molti lettori ritengono che in Italia la differenza di prezzo tra libro tradizionale ed e-book sia ancora esigua e ingiustificata e che limando ulteriormente il prezzo degli e-book, la lettura sarebbe più accessibile per tutti.

In ogni caso, chi non legge non ha più alibi: l'offerta di libri, in qualsiasi formato, è sterminata. La civiltà ha subito nei millenni numerose trasformazioni, ma il libro, in qualsiasi forma, rimane un baluardo insostituibile. Parafrasando il titolo di uno degli ultimi testi di Umberto Eco, il saggio-conversazione con lo sceneggiatore Jean Paul Carrière, "Non sperate di liberarvi dei libri".

Il tema svolto da un autore di eccezionale bravura: Umberto Eco (La bustina di Minerva, Milano, Bompiani, 2000)

Riferimenti bilbiografici
J.P. Carrière, U. Eco, Non sperate di liberarvi dei libri, La Nave di Teseo, 2017
J. Rifkin, L'era dell'accesso. La rivoluzione della new economy, Milano, Mondadori, 2001
il blog di Marinella Zetti su IlFattoQuotidiano.it