La vita
Nasce nel 1923 a Santiago de Las Vegas (Cuba). I
genitori sono italiani: il padre è ligure e di professione fa
l'agronomo: dirige stazioni sperimentali agronomiche prima in Messico
poi a Cuba; la madre, sarda, è botanica. Calvino studia a San Remo e a
Torino, partecipa alla Resistenza, si laurea frettolosamente in
Lettere. Nel 1947 viene assunto dalla casa editrice Einaudi, dove
conosce Cesare Pavese, che recensirà positivamente il suo primo
romanzo. Si iscrive al Partito Comunista, che abbandona nel 1957, in
seguito all'invasione delle truppe sovietiche in Ungheria, collabora
all'Unità e a altri giornali. Intanto pubblica,
grazie all'interessamento di Vittorini,
i suoi primi racconti sul Politecnico. Nel 1959
fonda con Vittorini la rivista Il Menabò. Nel 1964
va a vivere a Parigi, in cui rimarrà sino al 1980, quando rientra a
Roma. Nel 1965 si sposa con una traduttrice argentina di origine russa.
Nel 1965 nasce la figlia Abigail. Grande viaggiatore, Calvino si reca
negli Stati Uniti, in Giappone, in Messico, in Israele, in Iran. La sua
rimane comunque una biografia essenzialmente intellettuale, povera di
fragorosi accadimenti.
Muore a Siena nel 1985, in seguito ad emorragia cerebrale.
Opere
Il sentiero dei nidi di ragno (1947); Ultimo viene il
corvo (1949); Il visconte dimezzato (1952); Il barone rampante (1957);
Il cavaliere inesistente (1959); Fiabe italiane (1956); Marcovaldo
ovvero le stagioni in città (1963); La giornata di uno scrutatore
(1963); Le cosmicomiche (1965); Ti con zero (1967); Le città invisibili
(1972); Il castello dei destini incrociati (1973); Se una
notte d'inverno un viaggiatore (1979); Palomar (1983); Una pietra sopra
(saggistica, 1980); Lezioni americane (postumo, saggistica, 1988);
Perché leggere i classici (postumo, saggistica, 1991)
Il
sentiero dei nidi di ragno
A differenza dei neorealisti, qui un argomento grave
come quello della Resistenza, viene trattato dall'angolo di visuale di
un bambino, Pin. La mentalità infantile, caratterizzata da curiosità e
stupore, conferisce al libro un'aura avventurosa e fantastica, quasi
magica.
Il
visconte dimezzato
Una cannonata, sferrata dai Turchi, ha diviso in due
il visconte Medardo di Terralba. Una metà è buona, l'altra cattiva,
entrambe si rendono insopportabili e solo ricostituendosi potranno
riconquistare l'armonia perduta. In altre parole, l'individuo
alienato può ritrovare il suo equilibrio soltanto tornando a essere un
"impasto di vizi e di virtù".
Il barone
rampante
Per sottrarsi alla rigida autorità della famiglia, il
giovane barone Cosimo Piovasco di Rondò, va a vivere (e soprattutto a
leggere) sugli alberi, osservando da questa nuova prospettiva le
vicende umane.
Il
cavaliere inesistente
Il paladino di Carlo Magno, Agilulfo, si manifesta
soltanto attraverso la sua armatura e senza di essa non esiste. Finito
a pezzi, lascia la sua armatura a un giovane nobile, Rambaldo. Nel
racconto l'autore sembra suggerirci l'alienazione dell'individuo
rinchiuso nel proprio ruolo sociale
Questi tre romanzi brevi (Il visconte
dimezzato, Il barone rampante e Il
cavaliere inesistente), che si rifanno a un genere letterario
illustre, il racconto filosofico, costituiscono la trilogia
de I nostri Antenati, in cui Calvino compie
un'allegoria della condizione dell'uomo contemporaneo. Lo stile è agile
e leggero e rievoca un po' quello dell'Ariosto, sempre in equilibrio
fra contenuto e forma, fra ragione e fantasia.
Fiabe italiane
Frutto di un lavoro meticoloso e paziente, si tratta
di una meravigliosa raccolta delle principali fiabe della tradizione
italiana.
La
giornata di uno scrutatore
Partendo da fatti minimi, dall'esperienza di uno
scrutatore in una sezione elettorale presso il Cottolengo, Calvino
compie, attraverso il protagonista del libro, una riflessione su alcuni
importanti temi dell'esistenza umana.
Le cosmicomiche
Qui Calvino si cimenta col genere letterario della
fantascienza. Tratta diverse discipline: l'astronomia, la
microbiologia, la cibernetica. Protagonista è uno strano essere, Qfwfq,
forse uomo forse no, la cui esistenza è lunga quanto quella
dell'universo. Qfwfq sostiene di avere assistito alla nascita del cosmo
e alla sua evoluzione, formulando su di esse numerose ipotesi
contraddittorie. Lo stile è sospeso tra precisione razionale e umorismo.
Ti con zero
Ricompare, in alcuni racconti, Qfwfq. Qui le
discipline trattate sono la genetica e la fisica quantistica. Lo stile
si uniforma ai procedimenti logici della scienza e alle dimostrazioni
matematiche.
Le città invisibili
Riflessione sul mondo contemporaneo compiuta dalla
prospettiva storica della Cina di Marco Polo, all'epoca del Gran Kahn.
Si tratta di una serie di resoconti, compiuti dallo stesso Marco Polo,
su città invisibili a quell'imperatore, che non può e non vuole
visitarle. I vizi delle persone che le abitano sono gli stessi degli
uomini di oggi. Le città descritte sono suggestive e straordinarie, gli
scenari strani e favolosi. Implicita nel libro una critica alle
aberranti e ipertecnologiche metropoli contemporanee, nemiche dello
spirito, mostruose e invivibili.
Se una notte d'inverno un viaggiatore
Si tratta di un antiromanzo che manifesta la grande
attenzione di Calvino verso la teoria letteraria più aggiornata. Tratta
del rapporto fra libro e lettore, fra lettore e autore e sulla funzione
della letteratura. Il Lettore non riesce a venire a capo di un libro di
Calvino, male impaginato, che contiene gli inizi di dieci romanzi, che
vanno dal genere realistico al poliziesco, dall'erotico al sentimentale
e all'esotico. Va dal Libraio a protestare e qui conosce la Lettrice.
Qui discutono delle loro preferenze letterarie, si innamorano e si
sposano.
Palomar
Ventisette racconti disposti seconda una sequenza
geometrica. Un libro che Calvino stesso definisce autobiografico.
Solitario e taciturno, Palomar si pone infinite domande sui fenomeni
che osserva, arrivando spesso a conclusioni contraddittorie. Il libro
manifesta lo smarrimento dell'uomo e dell'autore di fronte al mistero
dell'esistenza umana.
Conclusioni
La personalità letteraria di Calvino è a tutto tondo:
egli non si è occupato soltanto della stesura delle sue opere
narrative, ma si è distinto nel campo della critica letteraria e in
qualità di organizzatore di cultura. Nella sua produzione letteraria,
in cui pure trovano impiego i più svariati registri, dominano la
razionalità e la riflessione sulla storia, il gioco intellettuale e il
divertimento fantastico. La razionalità è una sfida che egli lancia al
caos, al disordine e all'irrazionalità dell'esistenza. In Calvino la
ragione è un grimaldello che gli consente di non venire mai meno alla
convinzione di poter sciogliere i nodi, costituiti dai dubbi e dalle
contraddizioni che lo tormentano e di giungere alla verità. Concorrono
tuttavia a temperare e ammorbidire il rigore dell'analisi
razionale di Calvino, qualità come l'ironia, la leggerezza e il rifiuto
di ogni dogmatismo. Lo stile è costantemente limpido e elegante, il
linguaggio chiaro ed esatto.
Bibliografia
Asor Rosa, A. Stile Calvino. Cinque studi.
Torino, Einaudi, 2001
Bertone G. Italo Calvino. Il castello della scrittura.
Torino, Einaudi, 1994
Bonura, G. Invito alla lettura di Calvino. Milano,
Mursia, 1999
Mariani, C (a cura di). La letteratura italiana (CD-ROM),
Gruppo Editoriale L'Espresso, 2003
I
libri di Italo Calvino