Pubblicato postumo, Il fiume della coscienza raccoglie dieci
saggi di Oliver Sacks (1933-2015) ancora sconosciuti al grande pubblico.
Il neurologo inglese, reso celebre dal libro e successivo film Risvegli,
noto per la sue descrizioni della
malattie nervose più singolari, in realtà è gradito alla schiera
di
lettori più raffinati per la vastità di interessi che sa riversare
nei suoi testi. Non uno specialista che parla in gergo
medico delle patologie del sistema nervoso, ma un uomo di vaste
letture e conoscenze che abbracciano sia le scienze che la
cultura umanistica. Proprio la varietà delle argomenti trattati e la
prosa limpida lo rendono un autore piacevolissimo e profondo
nello stesso tempo.
Pure in questo volume Sacks tocca temi che riguardano la medicina e le neuroscienze, ma anche l'evoluzione, la botanica, la chimica, la filosofia, la psicologia e le arti.
In "Darwin e il significato dei fiori", Sacks mette in luce la personalità poliedrica di Darwin: ricercatore, teorico, biologo, botanico, acuto osservatore della natura. Per Darwin tutte le creature viventi discendono da un comune antenato. Perciò esiste una continuità tra l'uomo, gli animali e le piante ("oggi sappiamo che piante e animali condividono il settanta per cento del loro DNA"). La scoperta dell'esistenza di questa comunità di esseri viventi riempie Sacks di gioia.
"Velocità" tratta della sindrome di Tourette, tema ricorrente negli scritti di Sacks. Non sono rari i campioni dello sport che hanno questo tipo di disturbo neurologico. I tourettiani percepiscono le persone "normali" come intollerabilmente lente.
In "Senzienza. La vita mentale delle piante e dei vermi", il
neurologo londinese confessa che uno dei suoi libri preferiti fu
l'ultimo di Darwin, quello dedicato alla vita dei vermi,
dove il celebre autore della teoria dell'evoluzione attribuiva
ai lombrichi insospettate capacità cognitive. D'altronde
tutte le
forme animali possiedono cellule nervose, che variano per forma
e numero. Persino le piante dispongono di dispositivi in grado
di cogliere stimoli, suoni e segnali. Molte forme di vita
considerate inferiori, come per esempio gli insetti, manifestano
capacità sorprendenti e "sono in grado di ricordare,
apprendere, pensare e comunicare".
Tra le forme viventi, Sacks è affascinato dai cefalopodi:
polpi, seppie e calamari, che hanno un sistema nervoso assai
sviluppato: "un polpo può avere mezzo miliardo di cellule nervose distribuite tra il cervello e le “braccia”.
I polpi possono essere addomesticati ed empatizzare con l'uomo.
Se Freud non avesse intrapreso la via della psicoanalisi e fosse così diventato il maggiore esponente della "psicologia dinamica", sarebbe stato un neurologo importante e innovativo. È quanto tenta di dimostrare Sacks nel breve saggio "L'altra via. Freud neurologo".
"La fallibilità della memoria" tratta delle distorsioni mnestiche, di riscontro molto comune. Parecchie persone ricordano fatti ed esperienze personali, che in realtà non hanno mai vissuto realmente. Una distorsione speciale della memoria è la criptoamnesia o plagio inconsapevole, che spesso si verifica nel campo della musica e della letteratura. D'altronde, nella totalità delle discipline del sapere, tutti elaboriamo continuamente idee e ispirazioni assorbite dagli altri.
"Fraintendimento dell'udito" si occupa delle distorsioni o "lapsus uditivi".
L'argomento de "Il sé creativo" è la creatività. Il processo
creativo richiede l'assimilazione preliminare di abilità e
conoscenze. Poiché ognuno di noi ha uno stile cognitivo proprio,
gli ambienti di apprendimento dovrebbero essere modellati
sulle caratteristiche di ciascuno. Alcuni "possono
essere refrattari ai contesti formali: sono, in sostanza, degli autodidatti, avidi di apprendere e desiderosi di esplorare per proprio conto".
La creatività è quasi sempre preceduta dall'imitazione. E da una fase più o meno prolungata di
incubazione. Secondo Sacks, come esiste un
inconscio dinamico freudiano e un inconscio cognitivo, così esiste un
inconscio creativo che utilizza circuiti neurali in gran parte indipendenti dagli altri due. La creazione di un contenuto originale (artistico, letterario, scientifico ecc.) richiede dunque un periodo più o meno prolungato di
gestazione, in parte inconscia, e la cosiddetta scintilla creativa
abbisogna di una preparazione fatta di
“energia, passione, entusiasmo, amore”.
"Una sensazione generale di disordine" si occupa di omeostasi e del funzionamento del sistema nervoso autonomo.
"Il fiume della coscienza " è lo scritto che dà il titolo al libro. La questione se la coscienza sia un processo continuo o frammentario ha occupato l’umanità per secoli. Per il filosofo David Hume (1711-1776) la mente era “un fascio o collezione di percezioni differenti, susseguenti le une alle altre con rapidità inconcepibile… in perpetuo flusso o movimento”. Un secolo dopo il filosofo e psicologo William James (1842- 1910) giunse alla conclusione che noi percepiamo il flusso di coscienza come uniforme, mentre in realtà muta senza sosta, tuttavia senza soluzioni di continuità. Henri Bergson (1859- 1941) nel suo Saggio sui dati immediati della coscienza evidenziò come le nostre percezioni si compenetrano e si fondono l’una nell'altra. Per James, nella nostra coscienza il presente si mescola sempre con il passato e il futuro. Se perdiamo questa continuità fluida, dunque nella discontinuità, non possiamo sviluppare conoscenza alcuna.
Infine, "Scotoma: quando la scienza dimentica e ignora" tratta l'utilità di adottare una prospettiva storica anche nello sviluppo dell'attività scientifica. Attualmente la scienza tende ad evolvere in un eterno presente. Ma ciò potrebbe rivelarsi un grosso limite. Sacks richiama l’attenzione sulla necessità di storicizzare la ricerca, di cercare anche nei lavori di decenni o secoli addietro degli spunti, delle linee di ricerca capaci di illuminare il presente e di fare avanzare le varie discipline. Egli stesso ha trovato in volumi abbandonati nelle biblioteche la conferma di intuizioni personali circa alcune malattie e sintomi riscontrati. Le idee per essere accettate e sviluppate hanno bisogno di un contesto storico e culturale a loro favorevole. Molte teorie scientifiche sono state per secoli ostracizzate e dimenticate per poi imporsi più tardi come scoperte consolidate.