Jonathan Franzen, Libertà, Einaudi, 2011
(titolo originale: Freedom, 2010)
![]() Il tutto mescolato con inserti e riferimenti della storia americana recente: l'attentato dell'11 settembre, le presidenze Reagan, Clinton, Bush. Senza trascurare i grandi temi dello sviluppo sostenibile: il disastro ecologico incombente e la sovrappopolazione. E la grande passione dell'autore: il birdwatching. Franzen raffigura con perizia, anche in questo suo ultimo romanzo, i tormenti, le inquietudini, gli affanni, le delusioni e gli smarrimenti della borghesia americana. In particolare, lo scrittore analizza il matrimonio contemporaneo, gli incubi, i tradimenti, le insoddisfazioni, i desideri, le conciliazioni. L'arte di Franzen consiste, in ultima analisi, nel mostrarci gli aspetti contraddittori dell'animo umano, dove amore e risentimento, amicizia e invidia, passione e gelosia, competizione e cooperazione convivono e si mescolano in una sintesi quasi mai pacificata. Il risultato è un romanzo angosciosamente piacevole e veritiero, che ci mette in critica sintonia con il tempo in cui viviamo.
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