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Cosimo Argentina, Cuore di cuoio, Sironi, 2004

 
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copertina libro"Ma a dirla tutta eravamo nel 1978 e quello che volevamo, noi compari, era solo fare un po’ di macello, spingerci, ridere, fare battute e sfotterci l’un l’altro. Le ragazze a quell’epoca venivano dopo. Venivano dopo gli amici e dopo il pallone; un terzo posto onorevole, direi.“

Così si conclude Cuore di cuoio. Il romanzo, ambientato nella metà degli anni Settanta, "anni di piombo" della Storia italiana, racconta di un gruppo di adolescenti bulletti e un po’ sessisti, ma in fondo teneri e e smarriti, che vivono nella periferia di Taranto. La loro vita ruota attorno alla strada, alle amicizie tra coetanei, alla scuola e alle ragazze. Ma la loro esistenza, priva di varietà ma vitalissima, ruota soprattutto attorno al calcio. Il calcio giocato, in campo e per la strada e il tifo allo stadio per il Taranto e per l’idolo locale, il centravanti Erasmo Iacovone, che morirà in un incidente.
Il calcio condiziona anche il loro modo di esprimersi, parco di vocaboli e dialettale, ma incisivo e ricco di metafore calcistiche. Persino alle ragazze, la loro grande passione dopo il calcio e l’amicizia tra compari, affibbiano nomi di squadre di calcio straniere. Il modo di avvicinarsi di questi adolescenti all’altro sesso è piuttosto cauto, goffo e grossolano e denota una sorta di afasia sentimentale, tipica dell’età acerba.

Il protagonista ed io narrante è Camillo Marlo, detto Krol, dal nome del suo idolo calcistico, il leggendario difensore offensivo olandese Ruud Krol, cui Camillo si ispira quando gioca nel campionato allievi. Marlo ha la madre casalinga e il papà, dipendente Italsider, manesco, che gli rifila sonori ceffoni non appena il figlio deroga dai rigidi ed immaginari dettami della rispettabilità e normalità piccoloborghesi.

Nella vita del ragazzo si è fatto strada un sogno: vestire la maglia della Juventus. Diversi osservatori del club bianconero, compreso la vecchia gloria Carletto Parola, lo hanno visto giocare e hanno espresso un parere favorevole sulle sue abilità calcistiche. Lo aspettano a Torino, a fine maggio, per un provino che quasi sicuramente avrà esito positivo. Purtroppo, poco prima di partire, accompagnato dal suo allenatore, mister Cavallo, Marlo detto Krol si rompe rovinosamente il ginocchio durante un’anonima partita di campionato allievi e deve dare l’addio ai suoi sogni di gloria.

Cuore di cuoio è un romanzo che racconta uno spaccato dell’eterna provincia italiana. Ne nasce una narrazione non priva di grazia, fascino e freschezza, condotta con un linguaggio che impasta la lingua italiana col dialetto meridionale, il gergo sportivo e lo slang giovanile, in un pastiche di grande espressività e piacevolezza.

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Pagina aggiornata il 06.12.14
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