copertina libroIl volume si compone di quattro testi, scritti in occasioni diverse: Come ordinare una biblioteca, Gli anni delle riviste, Nascita della recensione, Come ordinare una libreria. L’autore Roberto Calasso (Firenze, 1941), è scrittore, editore e proprietario di quella che è forse la casa editrice italiana più sofisticata: Adelphi.

Calasso, di cui è unanimemente riconosciuta la vasta erudizione, è un bibliofilo. Per lui, la biblioteca costituisce un “luogo psichico”, intimo, in grado di rivelare “di cosa è fatto il paesaggio mentale del padrone di casa”.
Il direttore di Adelphi ci esorta a schivare i libri del momento, i libri di cui tutti parlano, i bestseller: non sono mai i libri migliori. Si può essere ricchissimi- sottolinea Calasso - avere potere, ma non riuscire a costruirsi una biblioteca degna di tal nome, per povertà spirituale e intellettuale.

Il vero lettore ha un contatto ininterrotto coi libri, ne legge uno, due, dieci contemporaneamente. Segue uno o più fili, che vanno ad arricchire ed ampliare le sue reti neuronali. È capace di incursioni nei territori del sapere più diversi, spingendosi persino ai libracci di discipline o materie considerate minori, o futili, o volgari (occultismo, tarocchi, parapsicologia, pornografia, gialli, ecc.).

Calasso passa poi a celebrare la bellezza e il fascino esercitati dai cataloghi, che stimolano la fantasia del lettore, la sua capacità di fantasticare e di fare nuove scoperte.

 “Essenziale è comprare molti libri che non si leggono subito” - ci avverte lo scrittore, editore e intellettuale fiorentino. Ci sono libri che si leggono anche decenni dopo l’acquisto (ogni lettore forte ha fatto questa esperienza). I libri vanno sottolineati (ma soltanto a matita!), annotati, personalizzati, devono contenere dei rimandi attivi del lettore, che magari utilizza allo scopo lo spazio offerto da qualche pagina vuota.

Al riguardo, un inciso personale: un tempo, in gioventù, io sottolineavo i libri acquistati, manifestavo ai margini del testo il mio entusiasmo o il mio disappunto. Ora non più, sottolineo soltanto gli e-book. Temo altrimenti di sciupare il libro di carta, il cui acquisto mi è costato fatica e denaro. Prendo appunti mentre leggo. Forse una forma di rispettosa venerazione che mi è venuta con l’età. Apprendo quindi, non senza rammarico e una punta di vergogna, che per Calasso, ahimè, sono diventato un cattivo lettore.

Nel prosieguo del libro, Calasso ci parla della London Library, ci offre il miraggio di una biblioteca esclusiva (bisogna essere soci per usufruire del servizio), che recapita i libri direttamente a domicilio e il cui prestito può protrarsi per anni. Un sogno, inimmaginabile in Italia, persino in tempi di lockdown. Una parte del libro è infine destinata alla descrizione delle vicissitudini delle riviste letterarie internazionali.

In conclusione, è possibile vincere l’entropia e mettere ordine in una biblioteca? Il patron di Adelphi conclude che no, non è possibile:

“L'ordinamento di una biblioteca non troverà mai - anzi non dovrebbe trovare mai - una soluzione. Semplicemente perché una biblioteca è un organismo in perenne movimento. E’ terreno vulcanico, dove sempre qualcosa sta succedendo, anche se non percepibile dall’esterno”.