
Scrivere richiede uno stile o, il che è lo stesso, una voce.
Scrivere è, appunto, come parlare, solo un po’ più difficile.
Iniziare un racconto o un romanzo comporta tempo e fatica. Bisogna individuare una storia, pensare ai personaggi, almeno a quelli principali,
comporre l’incipit. Garzia Marquez diceva di passare a volte mesi sul primo capoverso. Risolto l’incipit, lo scrittore colombiano procedeva senza difficoltà.
Talvolta bisogna cercare di tirar fuori da sé l’inesprimibile, di renderlo sulla pagina nel miglior modo possibile.
Nel libro sono molti gli autori di cui Salter sa tracciare in poche righe un ritratto umano e artistico, decifrarne lo stile. A riprova che la buona letteratura sgorga sì dalla vita, ma anche da altra letteratura. E molti sono i libri che hanno contribuito alla sua formazione.
Fare il romanziere richiede molta resistenza, la necessità di annotare luoghi, cose, persone e di evitare le ripetizioni.
“Gli scrittori che più stimo sono Nabokov, Faulkner, Saul Bellow e Isaac Singer”.
Per vivere, mentre preparava le sue opere narrative, Salter sceneggia film, ma fa anche il venditore di calendari e il commesso di libreria. Ai tempi in cui Salter faceva lo sceneggiatore, il cinema come espressione artistica, in special modo quello francese e italiano, era in ascesa: Godard era considerato come una specie di rockstar e Truffaut, Fellini, Rossellini e Antonioni godevano di unanime venerazione. Un mondo particolare quello del cinema, talvolta un po' volgare, ossessionato principalmente dalla necessità di reperire finanziamenti.
Salter
afferma di scrivere a penna, con regolarità e fatica, sempre
scontento di quel che produce. Batte poi il testo con una macchina da scrivere elettrica. Quando immagina un suo lettore, si figura una donna intelligente.
A volte prende nota di quello che vorrebbe inserire più avanti nel
racconto. Il libro a cui lavora non l'abbandona mai,
ma lo accompagna anche quando si alza dalla scrivania.
È sempre nei suoi pensieri.
Sapersi organizzare mentre si stende un romanzo è importantissimo. A volte bisogna aiutarsi con cronologie e appunti per non andare in confusione.
Soprattutto è importante nello scrivere preservare la propria libertà, affrancarsi da ogni morale, fede o proibizione che limitino la capacità di pensare e immaginare.
James Salter (New York, 1925-2015), diplomato all’Accademia militare di West Point, ha prestato servizio come pilota nell’Aviazione militare americana per oltre dieci anni. Ha pubblicato sceneggiature cinematografiche, libri a sfondo autobiografico e romanzi insigniti di premi prestigiosi.
Tutto quel che è la vita è considerato il suo
capolavoro.
Scrive Richard Ford: “Frase dopo frase, Salter è un maestro”.