(Aristotele, Metaphysica)
Una vita senza ricerca non è vita umana.
(Platone, Apologia di Socrate)
Per nebulam scimus.
traduzione: Sappiamo attraverso la nebbia.
Dubio sapientiae initium.
traduzione: Il dubbio è l'inizio della conoscenza.
(Cicerone, Tuscolanae)
Il sapere è potere.
(F. Bacone)
Chi sa non parla/ chi parla non sa.
(Lao Tzu)
L'ingegnere il medico, ma persino il funzionario di banca o il
finanziere, sono anche loro portatori di ciò che secondo me va chiamato cultura.
Direi di più. La spinta a grandi elaborazioni intellettuali, anche
scientifiche, anche molto astratte, è venuta proprio da tecniche molto
prossime all'operatività e alla pratica. Ciò è accaduto dalle scienze
mediche all'idraulica, o alla scienza delle costruzioni. [...] Ricordo che
Marino Raicich, che ha dedicato studi insuperabili a molti aspetti della
storia dell'istruzione in Italia, negli ultimi anni di vita diceva di
essersi pentito per aver lasciato in ombra la cultura dei Manuali Hoepli.
(T. De Mauro, La cultura degli italiani)
Il maschio deve sforzarsi di approfondire le sue conoscenze in tutte
le branche dello scibile.
(J. Ruskin, Of Queen's Garden)
La cultura è la passione per la dolcezza e la luce, e (ciò che
più conta) la passione di farle prevalere.
(M. Arnold)
Il mondo nel quale oggi viviamo non pensa che a catalogare, a
distinguere: gli uomini come le cose. Ci circondano da ogni parte
tetri filologi, noiosissimi specialisti: folle di mezzi uomini.
(G. Bassani, Italia da salvare)
Padre Pirrone pensava che il mondo doveva sembrare un gran rompicapo
a chi non conoscesse matematiche né teologia.
(G. Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo)
Gli intellettuali sono la prova vivente di come si possa essere
coltissimi senza cogliere la realtà oggettiva.
(W. Allen)
Un amore fresco per la vita vera e per la conoscenza: un campo
verde e grande dove stare insieme, di questo abbiamo bisogno dopo vent'anni
di beceraggine, di triste allegria, di analfabetismo emotivo, di falsità.
(M. Lodoli, "La saggezza è seduta alla vostra porta" in Vento forte tra
i banchi)
Non sappiamo ciò che accade e questo è ciò che accade.
(Ortega y Gasset)
Dilettantismo: del saper dilettarsi specialmente di quelle cose
di cui i più non si dilettano.
(L. Sciascia)
Cultura è tutto ciò che non può insegnare l'università.
(N. Gomez Davila)
L'uomo che pensa è da sempre interessato al proprio passato.
(E. Chiera, Les tablettes babyloniennes)
Il cervello non distingue tra cultura umanistica e scientifica.
(S. Zeki, neuroscienziato)
... l'unica speranza per un progresso dell'umanità in una direzione
che non ci porti in un vicolo cieco (come già tante volte è successo in passato)
risiede nell'ammissione dell'ignoranza e dell'incertezza.
(R.P. Feynman)
Importa inoltre che l'osservatore partecipi all'oggetto della sua
osservazione; occorre in certo senso amare il cinema, provar piacere
nell'introdurre una moneta in un juke-box, divertirsi con le macchine
a gettone, seguire gli incontri sportivi alla radio e alla televisione,
canticchiare l'ultima canzonetta [...]. Occorre conoscere il mondo senza
sentirsene estranei, divertirsi a girellare sui grandi viali della cultura
di massa.
(E. Morin)
La vera scuola del comando è quella della cultura generale,
grazie alla quale il pensiero stesso diventa in grado di esercitarsi con
ordine e discernere l'essenziale dall'accessorio, [...] di elevarsi a quel
livello in cui appaiono gli insiemi, pur senza pregiudicare le sfumature.
(C. de Gaulle, Il filo della spada)
Quanto maggiore è l'importanza di un'attività intellettuale,
tanto più ridicola è la pretesa di certificare la competenza di chi la
esercita.
Un diploma di dentista è degno di rispetto, uno di filosofo è grottesco.
(N. Gomez Davila, In margine a un testo implicito)
Vivere senza mistero significa non sapere nulla del mistero
presente nella nostra vita, del mistero dell'altro, del mistero del mondo;
[...] significa rimaner alla superficie, significa prendere il mondo sul
serio soltanto nella misura in cui esso può essere calcolato e sfruttato,
non recedere al di là del mondo del calcolo e dell''utilità. Vivere senza
mistero significa non vedere o addirittura negare i processi decisivi della
vita.
[...] Non vogliamo sentirci dire che il mistero è la radice di tutto quanto
è comprensibile, chiaro e manifesto. E quando ce lo sentiamo dire, vogliamo
aggredire tale mistero, calcolarlo e spiegarlo, vogliamo sezionarlo, e il
risultato è che, così facendo, uccidiamo la vita e non scopriamo il mistero.
[...] Non la stella più lontana è il mistero più grande, bensì, al
contrario, quanto più una cosa ci viene vicino, quanto meglio la conosciamo,
tanto più misteriosa essa diventa per noi. Non l'essere umano più lontano è
per noi il mistero più grande, bensì proprio il più vicino.
(D. Bonhoeffer)
L'accesso all'informazione su scala mondiale può
decentralizzare il potere e demistificare la conoscenza
professionale. Questa rivoluzione nel campo dell'informazione
può portare addirittura a una nuova epoca di gestione
democratica del potere.
(L. Margulis, D. Sagan, Microcosmo)
Tutto ciò che non è proibito dalle leggi di natura è
realizzabile, se si possiede la conoscenza necessaria.
(D. Deutch, L'inizio dell'infinito)
Ritengo impossibile conoscere il tutto se non conosco
le parti, né conoscere le parti se non conosco il tutto.
(B. Pascal)
Il liberale è una persona a cui importa più di imparare
che di avere ragione.
(K. Popper)
In ogni minoranza di intelligenti, c'è sempre una
maggioranza di imbecilli.
(battuta riportata da A. Berardinelli, "Avvenire", 1
novembre 2019)
I problemi "fondamentali" passano tra le lacune che
separano le discipline e cadono in un abisso senza fondo.
(E. Morin)
Non spaventarti di non conoscere le cose.
Ho risposte approssimative, possibili credenze e diversi gradi
di certezza su cose diverse, ma non sono assolutamente sicuro di
nulla. Ci sono molte cose di cui non so nulla. Non mi spaventa.
(R. Feynman)
Si applaudono soltanto i luoghi comuni, mentre sarebbe
il caso di coltivare l'atrocità del dubbio.
(P.P. Pasolini)
La Realtà si nasconde dietro le nostre realtà.
(E. Morin)
Dobbiamo smettere di agire come se la natura fosse
organizzata in discipline allo stesso modo delle università.
(R. L. Ackoff)
Il modo di pensare barbaro è nella semplificazione,
nella disgiunzione, nella separazione, nella razionalizzazione
che esclude la complessità, la contraddizione, l'inclusione, l'inseparazione,
l'irreale, il sogno e la poesia.
(E. Morin)
Dobbiamo insegnare come il dubbio non deve essere temuto
ma accolto e discusso.
Va bene dire "Non lo so".
(R. Feynman)