MATRIMONIO
Sposati, te ne pentirai; non
sposarti, te ne pentirai anche; sposati o non sposarti, ti pentirai
d'entrambe le cose; o che ti sposi o che non ti sposi, ti penti
d'entrambe le cose. (S. Kierkegaard, Aut Aut) Giudico il matrimonio uno
scambio di cattivi umori di giorno e di cattivi odori di notte. Vorrei sposare una che abbia interessi che io capisco e posso
condividere. Il matrimonio non è un su e un giù, ma un fianco a
fianco. Una volta sposati, non rimane niente, neppure il suicidio, ma
soltanto l'essere buono. La donna sposata è una schiava che bisogna saper mettere su un
trono. Il legame che nella società contemporanea somiglia di più
all'antico ideale di amicizia è un matrimonio ben assortito. Malgrado la
disparità intellettuale e la differenza di professioni, un uomo e una
donna sono uniti da un'abitazione comune, amici comuni, comune affetto
per i figli, e, cosa di grande importanza, da interessi economici
comuni. Non dobbiamo biasimarci troppo per i nostri cattivi matrimoni.
Viviamo in mezzo alle allucinazioni; e questa particolare trappola
viene tesa apposta per far inciampare i nostri piedi, e tutti, prima
o poi, ci caschiamo. La Dani dice ancora: Solo che ho sentito mia madre dire che
quando in un matrimonio ci si mettono in mezzo altre persone è la
fine. Non hai più la tua libertà, litighi tutto il giorno e finisce
che ci si mette pure le mani addosso. "Il marito!" continuò quella graziosa vecchia.
"Cos'è? Io mi domando, dopo trent'anni: cos'è? I figli, il
padre e la madre sono lo stesso tuo sangue! Ma il marito? Com'è
strano, certe volte, pensare cos'è il marito! E tuttavia gli si vuole
tanto bene!" "[...] L'uomo perde la passione per il matrimonio e non
può farne a meno. La moglie è pragmatica. La moglie è realistica.
Sì, la passione se n'è andata, lei è invecchiata e non è più
quella di una volta, ma per lei è sufficiente avere l'affetto fisico,
essere lì a letto con lui, lei che lo abbraccia, lui che abbraccia
lei. L'affetto fisico, la tenerezza, la solidarietà, la vicinanza...
Ma lui non può accettarlo. Perché è un uomo che non può farne a
meno [...]." "Ormai non c'è ragione per cui un uomo debba sposarsi. Le
donne cercheranno di convincerti del contrario, ma credimi, non c'è
nessunissima ragione". Niente assomiglia tanto all'inferno quanto un matrimonio felice. Ella poteva più presto odiarlo, suo marito, che non
abbandonarlo. E finalmente è questa la silenziosa e semplice
grandezza della donna italiana, anzi cattolica, conformata
all'antichità possente d'un istituto solenne, e due volte romano. Una vera coppia non è fatta da un uomo e una donna che si
sbaciucchiano, ma da un uomo e una donna che battibeccano. Succederà anche a te," dissi. "Matrimonio,
separazione, bambini qui e lì e tutto che si disintegra. Nessuno si
sposa a venticinque anni e rimane con la sua compagna fino a settanta,
a meno che non gli manchi l'immaginazione. Che tu possa avere molte
mogli, figlio. E questa è una maledizione!" Avevo dato a Josephine la mia parte della casa, ma lei mi
chiedeva sempre più soldi. Di questi tempi il castigo per il crimine
di avere lasciato chi amavi poteva essere senza limite. Il denaro era
diventato il sostituto dell'amore. Era bella come la moglie di un altro. Poche sono le donne così perfette da
evitare a un marito di pentirsi, una volta al giorno
almeno, di avere moglie o di trovar fortunato chi non
l'ha. Niente assomiglia tanto all'inferno quanto
un matrimonio felice. Un matrimonio, un'esistenza condivisa, può essere, in buona
parte, anche questo, andare insieme per il mondo a guardare quel tutto
o niente che c'è da vedere. Un proverbio inglese dice: "Sposa la tua ossessione sessuale", aveva detto qualcuno
a Richard una volta. Era stato uno scrittore. [...] Non sposare la
neurochirurga che fa la buffona. Non sposare la fata sognatrice che si
occupa della fame nel mondo. Sposa la più porca di tutte. Sposa quella
che lo fa in cambio di una boccata della tua sigaretta. "Avevo ancora una moglie" sospira. "Lo so che la Filistea era
una grandissima stronza, ma è bello avere qualcuno che ti aspetta quando
torni a casa". Non aveva amato Marcelle, non di vero amore. L'aveva sposata
per non essere più solo, per essere in due, forse anche per avere
qualcuno da proteggere. Il matrimonio è l'unione di due persone di sesso diverso al
fine di garantirsi a vita il mutuo possesso dei rispettivi organi
sessuali. [...] come Cartesio, Locke, Pascal, Spinoza, Kierkegaard,
Leibnitz, Schopenhauer, Nietzsche, e Wittgenstein, Kant non costruì mai
un rapporto intimo o crebbe una famiglia. |
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